BLUE MOON

“CHI SONO IO? NON SONO CIÒ CHE TUTTI PENSANO CHE IO SIA…SE NESSUNO TI VEDE,
TU ESISTI ANCORA?”

Akwaeke Emezi

Una performance che mette al centro il corpo, non solo come forma espressiva, ma come strumento politico.
Una ricerca intima per riflettere sull’identità, un percorso emotivo tra luce e ombra in grado di trasformare il corpo/oggetto in significato; uno spettacolo per riflettere sulle questioni di genere.
Attraverso l’utilizzo drammaturgico della musica, BLUE MOON apre quadri distinti, a volte poetici, a volte  grotteschi o ironici, uniti da un unico filo conduttore: un dialogo profondamente intimo con il proprio corpo.
BLUE MOON è il racconto di una Trasformazione, di una rinascita che trae la sua fonte d’energia espressiva nella musica e nella danza. 
Il Corpo come centro della performance, un corpo narrativo, come opera d’arte vivente, che attraversa il racconto per mezzo di un flusso organico e sensoriale, scardinando l’idea di genere e riportando la conoscenza del proprio corpo alla ribellione esistenziale, la diversità, l’opposizione.

Sulle note rarefatte di un pianoforte, un’immagine dal buio entra in scena e sulla melodia della canzone Blue Moon inizia il suo racconto. 

Uno spettacolo che utilizza la canzone live al fine di aprire spazi di riflessione e sospensione poetica e drammaturgica, ma allo stesso tempo trasporta lo spettatore all’interno di diversi quadri che hanno il compito di raccontare un percorso intero di vita.

L’infanzia e il rapporto con un corpo che non le appartiene: HoliDolores (la nostra protagonista) ci porta nella sua storia che è la storia di tante persone, la storia della ricerca di sé, di un corpo che la rappresenti.

Una danza meccanica e i suoi ricordi d’infanzia: ecco apparire due bambole, una bambina e un bambino che prendono il centro della scena e che seguiranno il racconto come spettatori immaginari: sembra quasi che l’opera sia a loro dedicata.

“Mamma io sono un Maschietto o una femminuccia?” 

La domanda si fa gesto, movimento e attraverso una partitura sincopata veniamo catapultati in uno zapping posturale sugli stereotipi di genere.

“I ricordi ci trasportano in un vortice di immagini sconnesse che, come onde, si infrangono sui nostri corpi.”

Poi è il momento di raccontare il primo approccio con il piacere, la meraviglia del cinema e delle favolose dive che lo abitano…”io voglio essere cosi!”

Ma il confronto con una realtà che la imprigiona in un corpo che non vuole “Tu sei un maschio, via quelle bambole!”, ci riporta alla realtà e a un dualismo che pervade la società che ci circonda. 

Da qui prende spazio la costruzione di una vita fatta di immaginazione e fantasia dove lei può essere finalmente una principessa: un valzer sognante danzato con un principe manichino che incarna tutte le sue storie immaginarie.

Ed ecco che la scoperta del sesso, apre un quadro con una danza grottesca, una giostra fatta di incontri passionali, furtivi, anonimi, esasperati.

Ma arriva l’incontro con il vero amore e la voglia di essere, di esistere finalmente per quel che si è, un incontro che fa scoprire a HoliDolores nuove possibilità, nuove strade.

E sul finale il nuovo inizio: il viaggio di transizione.

Un racconto che ci parla di speranza, di un percorso verso la conoscenza di sé, la propria accettazione, la gioia di essere la persona che si è sempre desiderato essere.

MUSICA:
La musica, con arrangiamenti originali per lo spettacolo, è stata creata da Luca Longobardi e Matteo D’Incà ed è pensata partendo da un interrogativo: come creare ambienti sonori che si legano profondamente ai significati di una storia intima? Può la musica condurre lo spettatore e, attraverso l’azione live, creare immaginari nella mente degli spettatori?
Grazie ad una ricerca su sonorità elettroniche e non, con una attenta miscelazione di melodie passate e contemporanee, si è dato vita ad uno spettacolo che allo stesso tempo è un concerto, una narrazione personale in musica.

IMMAGINI E VIDEO:
L’uso delle proiezioni video è influenzato dall’equilibrio tra diversi media.
Strettamente connesse alla struttura drammaturgica, le proiezioni video sono parte integrante dello spettacolo, proprio come la musica.
La proiezione invade diversi spazi, giocando con superfici vuote e piene: le immagini vengono smantellate, trasformate, moltiplicate.
Le immagini allo stesso tempo diventano grafica, segno indelebile che incide una vita, parole scolpite nella memoria.

COSTUMI:
I costumi sono sempre presenti in scena divenendo essi stessi parte della narrazione, sono una sorta di installazione scenica. Ma anche una partitura performativa: indossati e sfilati all’interno del movimento scenico divengono movimento danzato, parola, gesto. 

SCENE:
Il plexiglass e il materiale utilizzato per gli elementi di scena creati per lo spettacolo. 
La sua delicatezza, leggerezza e vulnerabilità è strettamente connessa al fulcro rappresentativo dello spettacolo stesso, alla sua essenza più profonda.
I differenti moduli manipolati in scena, di volta in vota disegnano architetture e creano spazi performativi che ci riportano costantemente alla sospensione del racconto.
La materia diviene parte integrante della performance, simbolo, elemento diegetico.

CORRIERE DELLA SERA – Roma – Italia 
“Un universo colorato e ironico di immagini in dialogo con altre immagini, di canzoni che si fanno racconto, di voci strappate a un contesto e fatte rifiorire in un altro per dare al pubblico nuova consapevolezza.”

METRO – Italia 
“Un momento per riflettere su istanze legate all’inclusione…”

Attori e tecnici: 3 persone in tour
Durata: 50 min. circa
Location: Adatto a teatri e location non convenzionali. 
Lingua: NO TESTO >> spettacolo non verbale
Tecniche: Drag Show / Teatro fisico / Danza 
Situazione ideale: Frontale / Semicircolare 
Target: Da 10 anni

Regia: Lorenzo Pasquali
Proprietà intellettuale: ONDADURTO TEATRO / Lorenzo Pasquali e Margò Paciotti
Cast: HoliDolores

Arrangiamenti originali: Luca Longobardi e Matteo D’Incà
Costume design: Modart Laboratorio
Light Design: Chiara Saiella

Vuoi vedere le altre foto dello spettacolo? Vai alla nostra sezione dedicata, dove puoi conoscere gli attori, scoprire le scene e molto altro…

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