Cafe EURØPA

“CREDO IN UNA COSA: CHE SOLO UNA VITA VISSUTA PER GLI ALTRI È UNA VITA DEGNA DI ESSERE VISSUTA”
Albert Einstein

Questa è la storia di una piccola cittadina e dei suoi abitanti, ma soprattutto è la storia di un luogo in particolare, di un cafe… CAFE EURØPA.

Saremo sempre estranei per qualcuno, talvolta siamo estranei anche per noi stessi, senza conoscerci fin nel profondo, senza sapere quello di cui ognuno di noi è capace.

CAFE EURØPA, con enorme piacere, sbeffeggia i vizi e le ipocrisie dell’uomo: uno sguardo ironico e grottesco che dà al pubblico una prospettiva interessante sui giorni d’oggi.

Liberamente ispirato al film capolavoro di Lars von Trier “Dogville” e alla Commedia grottesca di Friedrich Dürrenmatt “La Visita della Vecchia Sognora”, CAFE EURØPA è una allegoria di una società moderna, un racconto grottesco, un gioco attento di echi tra realtà e poesia, tra il sogno e la crudeltà della vita di tutti i giorni che con straniante gusto per il paradosso e la provocazione, indaga sulla corruttibilità dell’uomo, sulla manipolazione del consenso e il rapporto fra morale e violenza.

DEBUTTO: FIRA TARREGA – SETT. 2016
In tour: 2017 – 2020

Staff: 12/13 in tour (9 attori/attrici)
Durata: 65 min. aprox.
Location: spettacolo adatto a gradi spazi all’aperto e a location storiche
Lingua: NO TESTO – spettacolo NON VERBALE
Tecniche: Physical theatre / Teatro Fisico / Macchinari e Grandi oggetti
Situazione ideale: circa 2.000 spettatori – può accogliere un pubblico di 3.000 persone

Target pubblico: qualsiasi. Fruibile da un pubblico internazionale
Varie: utilizzo di effetti pirotecnici controllati

Diretto da: Margò Paciotti
da un IDEA di: ONDADURTO TEATRO / Lorenzo Pasquali e Margò Paciotti

Cast: Chiara Becchimanzi, Giorgia Conteduca, Daniele Ginnetti, Marco Golinucci, Valerio Marinaro, Giorgia Marras, Lorenzo Pasquali, Dario Vandelli, Giulia Vanni.

Ideazione Macchinari ed Oggetti: Lorenzo Pasquali / Massimo Carsetti
Realizzazione Macchinari ed Oggetti: Dario Vandelli

Musiche Originali: Stefano Saletti
Costume Design: Karma B
Light Design: Roberto Mazzaro
Light Design Macchine: Nicola Fornicola
Video: Nicola Fornicola
Graphic and Images: Street Artist NEVE / Danilo Pistone

International Consultance: Ute Classen Kulturmanagement – GERMANIA

CAFE EURØPA è situato fra le montagne, non troppo lontano dal mare, di cui, da questa altezza, se ne ammirano le coste frastagliate. Quassù, dove la strada si conclude all’ingresso di un vecchio Cafe, all’interno di un particolare Hotel, attorno al quale si erge il villaggio.
La strada, il caffè, la radio, l’hotel, i preparativi per il passaggio della Mille Miglia (l’evento più atteso del Paese).
CAFE EURØPA è un’ allegoria su un villaggio irreale, che narra la vita di un borgo e la sua società, dei suoi più o meno particolari abitanti.

Come ogni mattina, Don Antonio suona le campane di buon’ora, subito raggiunto dalla giovane perpetua Assuntina, , ansiosa di accogliere nel suo cuore il solo amore da cui si senta appagata: quello del Signore.
Il primo ad arrivare al CAFE EURØPA è il distinto Professore, egli vive in una delle stanze della pensione: è un bell’uomo, dai modi affascinanti e il sorriso gentile, e Titina, ogni volta che gli serve il solito caffè, non riesce a spiegarsi come mai non abbia ancora accanto una donna da amare.
Come al solito c’è qualcosa da riparare al CAFE EURØPA e, preciso come un orologio, ecco Orazio, meccanico e tuttofare, sempre impegnato con i suoi attrezzi da lavoro ad aggiustare o inventare qualche nuova diavoleria.

L’ultima ad arrivare al CAFE EURØPA è la contessa Sinibaldi. Soggiorna a CAFE EURØPA sempre in questo periodo dell’anno per assistere al passaggio della Mille Miglia. Rimasta vedova subito dopo il matrimonio, pare non curarsi di nessuno e che nessuno possa raggiungere l’altezza del suo sguardo.

Eccessiva in tutto, Ersilia è l’esuberanza in persona, presidentessa del Comitato Feste e Celebrazioni, e, cosa di cui andava estremamente fiera, responsabile dell’Associazione Fiori in fiore.
E così, anche quest’anno, ci si ritrova tutti per i tanto attesi preparativi della famosa Mille Miglia, unico evento mondano degno di nota per la sonnolenta vita del paese.

Tutti gli abitanti si riuniscono a CAFE EURØPA per le prove della celebrazione della Mille Miglia.
I nostri personaggi sono brave ed oneste persone… si “amano” e “rispettano” molto ma soprattutto amano la loro cittadina.

Un giorno come tanti altri un inatteso arrivo cambia la vita del villaggio: una giovane “sconosciuta”, sola, appare in questo particolare villaggio. Lei si offerirà alla cittadina e la cittadina la ricompenserà con il più importante dei doni: l’amicizia.
Mentre fervono i preparativi della Mille Miglia, tutti quanti sono indaffarati ed aspettano con ansia il passaggio della gara più famosa d’Italia.

Però uno strano Uomo arriva al villaggio alla ricerca della Giovane sconosciuta ed offre una ricompensa a chiunque sappia dargli informazioni su di Lei…. ed ora che succederà alla calma vita del villaggio?
Un velo nasconde quegli sguardi schivi.
Le nuvole, si dissipano rivelando, un’irregolarità, un difetto delle case ma soprattuto delle persone.
La maschera che nasconde le loro misere esistenze sta per essere svelata: le loro più recondite paure, la paura di amare, di mettersi alla prova, la paura dell’altro, di ciò che non si conosce, iniziano a venir fuori.

TECNICHE:
Physical Theatre, Nouveau Cirque e Gesto sono parti essenziali delle nostre produzioni, in combinazione con l’uso di grandi oggetti in movimento, macchinari, fuochi d’artificio, giochi d’acqua, proiezioni video e musica.

Gli spettacoli ONDADURTO TEATRO utilizzano tecniche e tecniche espressive, che danno luogo a un nuovo linguaggio di grande impatto, in grado di dialogare con diverse culture ed un pubblico internazionale.

LE MACCHINA:
Il lavoro su macchinari e oggetti segue e sviluppa la ricerca condotta dalla compagnia in tutti i suoi spettacoli. Lo scenario si muove attorno ad una struttura centrale che viene trasformata dall’azione viva dei performer, che sono attori e manipolatori allo stesso tempo.

La “struttura principale” si ispira al lavoro di Frank O. Gehry e il suo più famoso edificio realizzato a Bilbao per il Museo Guggenheim: “il più grande edificio del nostro tempo”.

Sotto l’aspetto caotico creato dall’opposizione di forme regolari frammentate e forme curve, tutto è costruito attorno ad un asse centrale, che assomiglia più da vicino una grande barca, dandoci la possibilità per i collegamenti più inaspettati.

E poi strutture mobili, macchine che esaltano lo spettacolo: una macchina del potere, un laboratorio alchemico di un meccanico folle e tanto altro, tra meccanismi ed ingranaggi che cambiano e modificano lo spazio come un cuore pulsante.

Le strutture “danzano” e si muovono nello spazio scenico dando vita ad un carosello ad un gioco meccanico che è una delle caratteristiche distintive delle produzioni di ONDADURTO TEATRO.
Tutti i macchinari giocheranno attorno al concetto di sezione / divisione / rifrazione: la realtà sarà rotta in frammenti che si moltiplicano.

LA MUSICA:
La musica completa il rapporto tra i diversi mezzi di comunicazione.
Il sapore della colonna sonora originale crea evocazioni ed emozioni altamente immersive: una composizione che diventa un vero e proprio elemento drammatico.

Inoltre la colonna sonora complessiva viene integrata con sonorità contemporanee per una esperienza live unica attraverso temi della moderna alienazione.

Time Out Barcelona – Spain
(“Is large-scale street theatre with refined aesthetic ambitions and technical skills truly possible? Yes it is. ONDADURTO TEATRO, an Italian theater company, put on a performance with the level of expressiveness one would expect from the Cirque du Soleil. A combination of elements that is suitable for everyone, which tells a story that is profoundly moving.”)

Il Tempo – Italy
(“… a power-generating machine, the alchemical laboratory of a mad mechanic and much more, featuring stage machinery and mechanisms that change and modify the space like a beating heart.”)

Elagin Park – Russia 
(“… a careful interplay of echoes from reality and poetry, from the dreamworld and the cruelty of everyday life…”)

Dülmener Zeitung – Germany
(“… the show paints a sarcastic and grotesque picture of society in an unsettling yet hilarious way.”)

Wyborcza Toruń – Poland
(“… an allegory of modern society, a grotesque tale in which poetry permeates reality and the world of dreams…”)

Radio Pik – Poland
(“… phenomenal stage machinery in motion combined with colorful costumes and dazzlingly theatrical gestures and mime.”)

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