LE DONNE DI ULISSE
K.Kavafis
Cosa c’è di più contemporaneo dell’amore bramato e mai pronunciato di Nausicaa, in quanti di voi vibra forte un amore impossibile?
E c’è forse qualcuno che, come Circe, insegue la sua indipendenza?
O quanti come Calipso devono accettare che la persona che amano ami qualcun altro?
O chi, come Penelope, cerca un amore unico e imprescindibile e farebbe di tutto pur di proteggerlo? Quante diverse forme di amore è riuscito a disvelare il grande poeta Omero.
Quante sfumature ancora si potrebbero trovare… questa è la storia di Odisseo, ovvero di Ulisse solo raccontata da altri occhi, altre mani, altre voci.
LE DONNE DI ULISSE è uno spettacolo su Miti e Legende raccontate da una Drag Queen.
Un progetto di accoglienza e autodeterminazione che attraverso le parole di Omero ha la capacità di suggerire e insegnare valori quali l’accettazione, la tolleranza e l’amore che va oltre ogni apparenza.
Lo spettacolo cerca di fare quello che le Drag Queen da sempre fanno: comunicare visioni di inclusione coniugando ironia e cultura pop a sferzate satiriche su tutti quei pregiudizi, quelle falsità e quelle imposizioni sociali tipiche della società contemporanea; in particolare legate ai ruoli di genere, che nel Drag sono scherniti e distorti rivelandone la natura di costrutto sociale. Il tutto attraverso una rilettura delle figure femminili dell’Odissea di Omero.
Uno spettacolo che calca le esperienze nate a San Francisco anni orsono e poi esportate in tutto il mondo.
Ma come lo racconterebbero le donne che abitano l’Odissea di Omero?
Voci timide, ma vive testimoni, che possono illuminare sfumature diverse, desideri nascosti e passioni inaspettate, amori separati e ritrovati.
Tante sono le donne che hanno reso possibile il rientro a Itaca di Odisseo.
Per prima Circe, la spietata ammaliatrice. Persino lei, che da sempre disprezza i maschi trasformandoli in animali, vede in Odisseo qualcosa di diverso e decide così di aiutarlo.
C’è Calipso, che per sette anni lo tiene con sé sull’isola di Ogigia; innamorata di lui lo cura e gli offre tutti i beni della sua isola.
Poi Nausica, seduttrice immatura ma potente. A lei basta ascoltare ogni notte i racconti di Odisseo. Vive il suo amore intimamente, non lo confessa a nessuno ma sospira al suono della sua voce.
E infine c’è lei, Penelope, l’amore di prima, l’amore di sempre. Lei che attese per vent’anni il ritorno di Ulisse.
Padrona di casa è la Dea Atena, a lei il compito di tenere uniti i vari tasselli della nostra storia. Con le parole di Omero, ma attraverso un linguaggio contemporaneo che strizza l’occhio alla figura di una moderna conduttrice televisiva o in altri momenti veste i panni di una telecronista sportiva o in altri ancora una moderatrice che entra in un dialogo diretto con il pubblico, ci conduce nei vari quadri abitati dalle vere protagoniste della nostra storia… le donne di Ulisse. Ascolteremo quindi quello che loro hanno da dire su questo lungo viaggio.
… “le donne cantaci, oh dea…”
Strettamente connesse alla struttura drammaturgica, le proiezioni video sono parte integrante dello spettacolo, proprio come la musica.
La proiezione utilizza differenti spazi scenici con superfici vuote e piene: le immagini vengono smantellate, trasformate, moltiplicate.
Le proiezioni video creano veri e propri scenari virtuali in continua trasformazione.
L’immagine proiettata è in alcuni momenti su schermo fisso ma anche sul corpo del performer.
MUSICA:
La musica completa il rapporto tra i diversi mezzi di comunicazione.
Il sapore della colonna sonora crea evocazioni ed emozioni altamente immersive: una composizione che diventa un vero e proprio elemento drammatico.
Inoltre la colonna sonora complessiva viene integrata con sonorità contemporanee per una esperienza live unica attraverso temi della moderna alienazione.
Il sapore vintage di tutta la colonna sonora, compensato da brani arrangiati ad hoc per lo spettacolo da vita a una composizione che diventa vero e proprio elemento drammaturgico.
SCENE:
Il lavoro sui macchinari e sulle scenografie segue e sviluppa la ricerca condotta dalla Compagnia in tutti i suoi spettacoli. La scelta è stata quella di svuotare la scena e di concentrare il lavoro sull’impianto scenico intorno ad un elemento centrale. Un semplice tavolo che verrà trasformato, attraverso l’azione scenica, e manipolato divenendo di volta in volta un talamo, un podio, uno studio televisivo oppure un’isola circondata dal mare.
Lo spazio diviene una costruzione articolata con piani, passaggi, vuoti e pieni. E’ uno spazio comunicativo che, grazie al movimento dal vivo del corpo dei performer in scena, caratterizza costantemente lo spettacolo.
La Karl du Pignè 2021 – miglior spettacolo Queer 2021
CORRIERE DELLA SERA – Italia
La mitologia raccontata in chiave DRAG da HoliDolores
LA REPUBBLICA – Italia
Un percorso tra miti e leggende raccontate da una Drag […] un progetto di autodeterminazione
Durata: 50 min. circa
Location: Adatto a teatri e location non convenzionali.
Lingua: Italiano – Inglese – Spagnolo
Tecniche: Drag Show / Teatro fisico / Danza
Situazione ideale: Frontale / Semicircolare
Target: per tutte le età
Regia: Lorenzo Pasquali
Proprietà intellettuale: ONDADURTO TEATRO / Lorenzo Pasquali e Margò Paciotti
Cast: HoliDolores
Light Design: Chiara Saiella




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