Meraviglia!

“L’UOMO È STATO DOTATO DELLA RAGIONE E DEL POTERE DI CREARE, COSÌ CHE EGLI POTESSE AGGIUNGERE DEL SUO A QUANTO GLI È STATO DONATO. MA FINORA EGLI NON HA MAI AGITO DA CREATORE,
MA SOLTANTO DA DISTRUTTORE.”

Anton Chekhov

E se invece domani ti svegliassi da solo in una terra desolata?
Un Viaggio alla scoperta della Meraviglia! della nostra Madre Terra.

La Natura ci manda un messaggio chiaro che il mondo ha ignorato troppo a lungo. vogliamo prendere posizione e metterci all’opera per costruire un mondo migliore, più sostenibile e attento.
E quale sarà la nostra arma di elezione? L’unica “arma” possibile: l’ARTE.
Le emozioni sono la prima spinta di ogni nostra azione su questo pianeta. E, da quando siamo nati in questo mondo, abbiamo iniziato a conoscerlo e viverlo con un senso di… meraviglia!
Possiamo tornare a quel momento? Possiamo provare a guardare l’ambiente intorno a noi con nuovi occhi, occhi “da bambino”, per apprezzare e proteggere la sua bellezza?

È questa l’idea alla base della nostra nuova produzione MERAVIGLIA!, che avrà il suo debutto internazionale nel 2020.

Un viaggio surreale e una visione onirica che unisce le persone e la Natura per riscoprire la sensazione di meraviglia e stupore che possono scaturire da tutti quei semplici e, allo stesso tempo, magici aspetti del mondo naturale.

Suggestioni emotive, macchinari scenici e personaggi surreali, attraverso il physical theatre, il nouveau cirque e il gesto, “provocheranno” lo spettatore dando vita ad un linguaggio visivo di forte impatto, in grado di dialogare con persone di ogni età, etnia e cultura e di raggiungere un pubblico internazionale.

PREMIÈRE: ROMAEUROPA FESTIVAL 2018 (IT) – NOV 2018
In tour: 2020 – 2024

Attori e tecnici: : 7 persone in tour (5 attori / attrici)
Durata: 60 min. circa
Location: Adatto a location non convenzionali.

Lingua: NO TESTO >> spettacolo non verbale
Tecniche: Teatro fisico / Danza / Macchinari scenici e grandi oggetti in movimento
Pubblico: Idealmente circa 700 persone. Può ospitare fino a 1.000 persone.
Situazione ideale: Frontale / Semicircolare – ca. 700 persone. Lo spazio scenico e quello designato per il pubblico devono essere separati.

Target: Tutte le età.
Regia: Margò Paciotti
Proprietà intellettuale: ONDADURTO TEATRO / Lorenzo Pasquali and Margò Paciotti

Cast: Valerio Marinaro, Giorgia Marras, Sara Mennella, Lorenzo Pasquali, Dario Vandelli.

Macchinari: Lorenzo Pasquali and Massimo Carsetti
Costruzione dei macchinari: Dario Vandelli

Musiche originali: Stefano Saletti
Costume Design: K.B. Project
Light Design: Roberto Mazzaro

International Consultancy: Ute Classen Kulturmanagement – GERMANIA

«La verità è che sono nata che già c’era un deserto di cemento ed è lì che ho giocato, l’acqua era già sporca, il fuoco già pronto, i muri già alti.»

 

Pochi centimetri di sabbia che sbirciano con aria rassegnata attraverso una landa di rifiuti piena di ombrelloni storti sparsi qua e là, mozziconi di sigaretta timbrati da rossetto ormai secco, cabine dalla tinta scolorita e dalle quali listelle di legno penzolano da chiodi arrugginiti. E, sdraiato su questa pattumiera a cielo aperto, tu. Tu che quasi ti senti come uno dei tanti pezzi di plastica lasciati a marcire alla densa e viscida luce di un sole che sembra nutrirsi delle esalazioni di quella discarica. Folate di aria vuota spingono fumi di putrefazione e lontane eco del mare e di uccelli – squali del cielo – volteggianti intorno alla preda, non importa che sia viva o meno. Ma la distruzione non è mai indolente. È un ratto avido, rapido e dai denti affilati che riesce sempre a scavarsi un cammino per divorare tutto ciò che ha intorno inesorabilmente.

La distruzione cambia tutto, e questa storia non fa eccezione.
Una ragazza apre gli occhi, forse si è appena svegliata, forse…
Accanto a lei una figura surreale che la condurrà alla scoperta del trascorrere dei giorni, del ciclo delle stagioni.

Immersa nella primavera, riscoprirà lo stupore di fronte a allo schiudersi di un fiore, di fronte al mutare di un paesaggio che nasce.

La spensierata danza delle bianche nuvole la lascerà sotto il sole cocente di un’estate frenetica. Ed è proprio tra i suoni dell’euforia estiva che riscoprirà il piacere di una goccia d’acqua sulla pelle riscaldata.

Ma qui il caos lascia spazio ai timidi rumori di un paesaggio che sta per addormentarsi, riposare, dopo i selvaggi eccessi estivi.

Gli alberi si trasformano in spiriti che accompagnano il nostro viaggiatore nella tetra atmosfera autunnale. Infine, l’inverno, con la sua calma e il suo silenzio accompagnati da una luna danzante, la lascia senza risposte, ma con una nuova consapevolezza.

La meraviglia ci può far apprezzare le piccole cose che la vita ci dona. Nonostante ci si possa trovare in una terra apparentemente desolata e distrutta, abbiamo ancora la capacità di cambiare le cose e tutto il mondo attorno a noi. Basta solo saper cogliere ogni occasione che la vita ci offre per stupirci davanti allo spirito e alla generosità della Natura…

Ognuno di noi è in grado di guidare questo cambiamento. Altrimenti, dovremo assumerci tutti la responsabilità della distruzione del pianeta.
Non sappiamo quanto tempo ci resti per migliorare le cose prima di toccare il fondo.
La scelta è tua, scegli.

MUSICA:
La musica originale, composta da Stefano Saletti, è stata creata partendo da un interrogativo: è possibile ottenere musica da materiali grezzi? Il ferro è davvero un materiale così ruvido che si può suonare solo con la violenza? Quale suono potrebbe scaturire dalla vibrazione di una lastra d’acciaio? Come suonerebbero dei semplici tubi per cavi elettrici? E se tutti questi materiali iniziassero a cantare?
… MERAVIGLIA!
Per ogni materiale un suono, ad ogni suono un mondo fantastico, una suggestione, un colore, una storia. Il suono aprirà allo spettatore differenti mondi immaginifici legati alla meraviglia della natura.
La colonna sonora si avvale inoltre delle magiche e suggestive note delle “Quattro Stagioni” ricomposte da Max Richter.

 

COSTUMI:
La ricerca in MERAVIGLIA!, tesa appunto a cogliere l’immaginifico, avviene anche grazie ai costumi che si ispirano alla natura e, attraverso forme e strutturazioni surreali, disegnano lo spazio.
Veri e propri corpi performativi fatti di volumi, linee, pieni e vuoti, che vanno ad amplificare, deformare, decomporre la presenza dei performer che agiscono.
Architetture danzanti che potenziano il lavoro e la ricerca della compagnia che per l’occasione si forgia di un’importante collaborazione con il duo visionario K.B. Project.

IMMAGINI E VIDEO:
L’uso delle proiezioni video è influenzato dall’equilibrio tra diversi media.
Strettamente connesse alla struttura drammaturgica, le proiezioni video sono parte integrante dello spettacolo, proprio come la musica, gli attori e i macchinari.
La proiezione invade diversi spazi, giocando con superfici vuote e piene: le immagini vengono smantellate, trasformate, moltiplicate.
Le proiezioni video diventano scenari virtuali in movimento e in continua trasformazione.
Non un’immagine fissa su schermi fissi e statici, ma una proiezione dinamica in movimento.

Il Messaggero – Italy
(“Un viaggio surreale ed una visione onirica capace di riportare lo spettatore indietro nel tempo, tra sensazione di stupore e, appunto, tanta meraviglia.”)

Online Review – Italy
(“Ondadurto è capace di mescolare le arti tradizionali – teatro urbano, circo, danza, teatro di narrazione – con le arti innovative e progettuali, come la light design e quella di realizzare scenografie mobili incredibili.”)

Corriere della Sera – Italy
(“Viaggio surreale e onirico alla riscoperta della maestosità della natura per rileggere il tema della tutela dell’ambiente con la chiave delle arti sceniche…”)

Il Messaggero – Italy
(“… un viaggio onirico all’interno dei misteri della Natura.”)

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